Come donne in nero di Padova desideriamo condividere informazioni e riflessioni intorno alla guerra.

Crediamo che la guerra mostri oggi la sua totale crudeltà e inutilità.

03 settembre 2015

Dalla parte di chi fugge da guerre, sfruttamento e dittature


Lavoratori migranti in fuga dalle nostre guerre, sfollati dalla nostra guerra al clima, vittime dello sfruttamento post-coloniale: tre categorie a cui è negato tutto. Eppure, accoglierli non è generosità, è un obbligo da parte di chi è colpevole delle loro sventure: anche l’Europa.

Due iniziative per dire SI' ALL'ACCOGLIENZA, ALL'INCONTRO, ALLA CONDIVISIONE.



Cena gratuita e per tutti
Piazza delle Erbe - Padova, 6 settembre 2015 dalle 18 in poi
  
Siamo all’8a edizione.
Ma ogni anno la Cena gratuita e per tutti presenta la sua caratteristica; i motivi per farla sono sempre nuovi. La crisi in atto ci costringe a scegliere: le tensioni forti sono anche tra noi.
Scegliere di darci appuntamento per mangiare assieme vuol dire puntare sulla vita di tutte le persone, con la loro originalità nell’arcobaleno delle diversità: incontrarci quelli che siamo, nella consapevolezza che essere ricchi e sani non sempre è un merito, così come essere poveri o malati non è una colpa.

Il cibo è importante per la vita e i diritti di ogni persona. Attorno al cibo si sono organizzate la vita e la festa dei popoli. Ogni popolo ha le proprie specialità.
Padova oggi è abitata da persone che provengono da più di 120 nazioni. A una città divisa per gruppi separati e contrapposti, proponiamo una città che riconosca tutte le persone che la abitano, che affronta insieme i problemi, le difficoltà, le tensioni, ma anche la gioia della convivenza, condividendo il cibo e la festa.
Gratuita, perché?
Quando nasciamo la nostra indole e il nostro carattere originale, diverso da tutti gli altri, anche da fratelli e sorelle,  dipendono dai rapporti che abbiamo da 0 a 2 anni con le figure affettive che ci stanno attorno. Questi rapporti non sono né quantificabili, né monetizzabili. Sono totalmente gratuiti e determinano la parte più profonda della nostra personalità.
Così per la società. Sono i rapporti umani, liberi e gratuiti che determinano l’anima della società che scegliamo di costruire e che costruiamo. I diritti di ogni persona dipendono dai nostri rapporti. Non sono monetizzabili in alcun modo; valgono la vita stessa delle persone.
La cena è gratuita come richiamo a questa scelta, a questo impegno e a questo compito che ci diamo ogni giorno, oltre questa sera.

A braccia aperte: Beati i costruttori di pace – Ass. Migranti – Caritas – ACLI – CGIL – CISL – UIL – Comunità Eritrea – AIE – Ass. Giuristi Democratici – MFE – Studio FORENIX – Legambiente – Centro Universitario– Migrantes – Amici dei popoli – ADEC – Comunità Ucraina – Ass. Moldova – Libera – Assais – Comunità Filippina – Missionari Comboniani –  CUAMM Medici per l’Africa – Centro Servizi Volontariato – ASU – Sindacato Studenti – UDU – Rete Studenti Medi – Ass. Mimosa – RadioCooperativa – Festa dei Popoli – Comunità Sant’Egidio – Ass. L’albero dei desideri – Ass. Valide alternative per l’integrazione – ANPI – Ass. per la pace – Soci Banca Etica Padova – Ass. Ja-Poo – ASCAN – Tam Tam SENE – Federazione Rom e Sinti insieme – ARCILesbica Il Riparo – Ass. Gazeta Basarabiei – Popoli insieme – Un Manifesto per Padova senza razzismo e discriminazione religiosa – Azione Cattolica Diocesana – Coop. Equality – Ass. Ca’ Sana – Avvocati di strada – CoopAdriatica – AGESCI – Centro Missionario diocesano Padova – Chiesa Evangelica Metodista Padova – Commissione diocesana Nuovi stili di vita – Coop. El Tamiso – Ass. Angoli di mondo – Federcontribuenti – Percorso Vita onlus coop sociale 




Marcia delle donne e degli uomini scalzi

E' arrivato il momento di decidere da che parte stare.
E' vero che non ci sono soluzioni semplici e che ogni cosa in questo mondo è sempre più complessa.
Ma per affrontare i cambiamenti epocali della storia è necessario avere una posizione, sapere quali sono le priorità per poter prendere delle scelte.
Noi stiamo dalla parte degli uomini scalzi.
Di chi ha bisogno di mettere il proprio corpo in pericolo per poter sperare di vivere o di sopravvivere.
E' difficile poterlo capire se non hai mai dovuto viverlo.
Ma la migrazione assoluta richiede esattamente questo: spogliarsi completamente della propria identità per poter sperare di trovarne un'altra. Abbandonare tutto, mettere il proprio corpo e quello dei tuoi figli dentro ad una barca, ad un tir, ad un tunnel e sperare che arrivi integro al di là, in un ignoto che ti respinge, ma di cui tu hai bisogno.
Sono questi gli uomini scalzi del 21°secolo e noi stiamo con loro.
Le loro ragioni possono essere coperte da decine di infamie, paure, minacce, ma è incivile e disumano non ascoltarle.

La Marcia degli Uomini Scalzi parte da queste ragioni e inizia un lungo cammino di civiltà.
E' l'inizio di un percorso di cambiamento che chiede a tutti gli uomini e le donne del mondo globale di capire che non è in alcun modo accettabile fermare e respingere chi è vittima di ingiustizie militari, religiose o economiche che siano. Non è pensabile fermare chi scappa dalle ingiustizie, al contrario aiutarli significa lottare contro quelle ingiustizie.
Dare asilo a chi scappa dalle guerre, significa ripudiare la guerra e costruire la pace.
Dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di genere, significa lottare per i diritti e le libertà di tutte e tutti.
Dare accoglienza a chi fugge dalla povertà, significa non accettare le sempre crescenti disuguaglianze economiche e promuovere una maggiore redistribuzione di ricchezze.

Venerdì 11 settembre lanciamo da Venezia la Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi.
In centinaia cammineremo scalzi fino al cuore della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica.
Ma invitiamo tutti ad organizzarne in altre città d'Italia e d'Europa.

Per chiedere con forza i primi tre necessari cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali:
1. certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature
2. accoglienza degna e rispettosa per tutti
3. chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti
4. Creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino

Primi firmatari
Lucia Annunziata, Don Vinicio Albanesi, Gianfranco Bettin, Marco Bellocchio, Don Albino Bizzotto, Elio Germano, Gad Lerner, Giulio Marcon, Valerio Mastandrea, Grazia Naletto, Giusi Nicolini, Marco Paolini, Costanza Quatriglio, Norma Rangeri, Roberto Saviano, Andrea Segre, Toni Servillo, Sergio Staino, Jasmine Trinca, Daniele Vicari, Don Armando Zappolini

Per adesioni: donneuominiscalzi@ gmail. com

Appuntamento per la manifestazione di Venezia
11 settembre, ore 17.00, Piazza Santa Maria Elisabetta al Lido di Venezia


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